ROMA – Nei testi sacri della sociologia contemporanea il rito del caffè occupa capitoli e capitoli. Ed è alla sociologia che bisogna guardare per capire perché l’Italia è il Paese delle macchinette del caffè. Non le moka, come verrebbe subito da pensare, ma i distributori automatici, dispensatori tecnologici di consolazioni rapide. Ce ne sono oltre 800mila in Italia (fonte Confida),…
I distributori automatici stanno diventando una punta del Made in Italy: dall’Italia arrivano i due terzi di quelli installati nel mondo, lungo la Penisola sono installati 800mila apparecchi L’adagio popolare – specialmente nelle regioni del Mezzogiorno – vuole che il caffè si beva “con tre C”: comodo, caldo e corto. Si dovrebbe aggiungere una M, almeno in un caso su…
Dalle statistiche diffuse da Confida (Associazione Italiana Distribuzione Automatica), risulta che l’Italia guadagna il primato di nazione in cui si vendono più macchinette automatiche (800 mila), dalle quali vengono erogati circa 3 miliardi di tazzine di caffè ogni anno. Un numero esorbitante da cui si ricava una proporzione molto chiara: 1 italiano su 2 beve il caffè davanti gli erogatori…
Di fronte alla macchinetta si formano veri e propri gruppi di sostegno Ritrovarsi con i colleghi di fronte alla macchinetta del caffè o al bar aiuta a ridurre lo stress associato al lavoro. E’ questo il principale beneficio della pausa caffè evidenziato da una ricerca pubblicata da Pernille Stroebaek, ricercatrice dell’Università di Copenhagen, sulla rivista Symbolic Interaction. Continua a Leggere